La rieducazione sul campo prevede una progressione accurata e soprattutto individualizzata di esercizi concepiti per fornire all’atleta i mezzi e i metodi per riacquisire quei meccanismi che prima dell’infortunio erano automatizzati.
Da un punto di vista pratico si stilerà un programma che inizialmente sarà finalizzato al ricondizionamento generale che includerà la corsa(ad es: corsa continua in linea retta, corsa e marcia alternate, corsa con cambi di ritmo..), tutti quei lavori cosiddetti di pre-atletica che prevedono ad esempio ogni tipo di andatura mista ( skip alto, skip basso, corsa calciata, passi saltellati, in avanzamento, in arretramento, con l’ausilio di cinesini o ostacolini…), esercizi di mobilità sia statici che dinamici, esercitazioni a carico naturale.
Si procederà dunque a reinserire poi nel piano di allenamento esercitazioni facili e semplici prese dalle basi, dall’ABC dello sport in questione che andranno gradualmente incrementate sia nella proposta degli esercizi stessi sia nella loro difficoltà che complessità.
Andiamo a creare quindi, in questa fase, un allenamento di tipo tecnico individuale ovvero un lavoro in cui l’atleta riprende confidenza, in situazioni controllate e costruite ad hoc, con i movimenti tipici del suo sport, riaffina i ‘fondamentali’, riprende contatto con gli eventuali attrezzi. In questo modo l’atleta può essere facilmente monitorato, così da evitare inutili sovraccarichi, movimenti scorretti e compensatori, che sono causa frequente di ricadute e stop forzati,e aiutato a superare tutti quegli ultimi e naturali timori.
Un ulteriore step di avvicinamento all’attività agonistica sarà il suo inserimento in esercitazioni di gruppo ovvero comincerà a lavorare con la squadra incrementando quindi la complessità del lavoro e introducendo anche la componente tattica nella preparazione.